La Sardegna di oggi per la Memoria di domani
 

E il tappeto ora vola negli Usa

Nodi di lana, cotone e lino, fatti da mani che ripetono con delicatezza e precisione movimenti tramandati di generazione in generazione dando forma a tappeti, arazzi, tendaggi, stoffe e coperte. Fili intrecciati che diventano animali, fiori, piante, figure geometriche: immagini che raccontano un territorio e una storia antichissima che non vuole essere dimenticata.
La tessitura è, al pari della ceramica e della filigrana, un settore fondamentale dell’artigianato della Sardegna. Basti pensare a quanti quadri, nel rappresentare la vita quotidiana delle comunità, immortalano immagini di donne sedute davanti al telaio. Immagini che a Samugheo, Dorgali, Mogoro e in tanti altri centri dell’Isola non sono ricordi di un passato lontano, ma continuano a far parte della vita di ogni giorno. In quelle case-laboratorio ancora oggi nascono tappeti e tessuti unici che vanno ad arredare appartamenti, abitazioni ma anche lussuosi hotel della Costa Smeralda.
Sardiania Post Magazine ha provato a raccontare la storia di quei laboratori che producono tappeti e tessuti rispettando rigorosamente le antiche tecniche. Con la collaborazione di Baingio Cuccu, direttore del MurAts, il Museo unico regionale dell’arte tessile sarda di Samugheo, e seguendo le linee guida del portale regionale sardegnaartigianato (www.sardegnaartigianato.com), abbiamo tracciato una mappa di questi luoghi. L’abbiamo fatto partendo proprio da Samugheo – un paese che è da sempre considerato la capitale dell’arte tessile sarda – per poi spostarci un po’ in tutti gli angoli dell’Isola. Il risultato è una selezione di venti laboratori artigiani che, senza pretese di completezza (parliamo di un “mondo artigianale” molto ampio e variegato) fornisce informazioni che consentono di formarsi un’idea di quest’arte. E anche di organizzare gite per scoprirla e conoscerla di persona. Ma prima di tutto un quadro tecnico.

L’articolo completo e le venti schede dedicate agli artigiani nel numero in edicola