La Sardegna di oggi per la Memoria di domani
 

Quei sommelier dal linguaggio oscuro

Molto spesso chi scrive di vino non si rende conto che alcuni termini, comuni e molto utilizzati tra gli addetti al settore, non sono assolutamente comprensibili per il grande pubblico, neanche per tanti appassionati alla materia. È per ciò che da questo numero si è deciso di aggiungere un piccolo spazio a corredo del testo, una sorta di dizionario del vino in cui evidenziare, con relativa spiegazione, le tre, quattro parole tecniche utilizzate nel testo stesso. Non vi è dubbio che i corsi da sommelier, oramai frequentatissimi in tutta Italia da tanti anni, abbiano fatto crescere la cultura del vino, è altrettanto vero però che l’utilizzo da parte di tanti assaggiatori certificati (nel nostro paese i corsi sono frequentati in minima parte da chi vuole lavorare nel settore ma piuttosto da persone appassionate, che fanno altri lavori, ma vogliono approfondire il mondo del vino) di un linguaggio troppo tecnico faccia allontanare molti dal capire alcuni concetti facili per tutti.

L’articolo completo nel numero in edicola