La Sardegna di oggi per la Memoria di domani
 

Lo zinco maledetto del nonno di Modì

Che tra i protagonisti dell’epopea mineraria della Sardegna ci sia stata la famiglia Modigliani, non lo sanno in tanti. Eppure proprio i familiari di quell’Amedeo divenuto famoso a Parigi come Modì, lo straordinario artista tutto genio e sregolatezza, ebbero la Sardegna mineraria, tra il 1854 ed il 1884, come campo privilegiato per la loro potente e prestigiosa casa di commercio, considerata al vertice del capitalismo affaristico europeo. Ma quando Modì nacque a Livorno il 12 luglio del 1884, nel bel palazzo di famiglia sulla via Roma, erano appena entrati gli ufficiali giudiziari per pignorarne tutti gli averi, a seguito dello “sbalorditivo e clamoroso fallimento” di quella che si riteneva essere una vera roccaforte di ricchezza. Circolò allora la voce, abbastanza credibile, che proprio quando Amedeo venne alla luce, la mamma Eugénie raccolse tutti i suoi gioielli e gli argenti di casa nel suo letto di puerpera, in quanto, per la legge toscana, non si poteva pignorare quanto presente in quel letto!

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