La Sardegna di oggi per la Memoria di domani
 

Le colazioni d’infanzia il dolce della memoria

Oggi parliamo tantissimo di cibo, ma la nostra attenzione è sempre rivolta a quanto ruota intorno al pranzo o alla cena, ci siamo quasi scordati di un momento che in passato era fondamentale nella vita di ciascuno, mi riferisco alla colazione. Sono celebri le pagine della letteratura dedicate alla colazione da Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie a Il grande Gatsby, da La metamorfosi a Alla ricerca del tempo perduto. Esistono nel mondo tanti tipi di colazione, da quelle dolci a quelle salate. Tra queste, la colazione italiana ha caratteristiche uniche, sia per la ricchezza e la genuinità che la contraddistingue, sia dal punto di vista dell’equilibrio nutrizionale. Negli anni la colazione degli italiani ha assunto caratteristiche negative, se non tossiche, segnata da merendine con grassi idrogenati, conservanti, etc. E anche le colazioni al bar hanno perso l’antico valore, nessuna attenzione alla scelta del latte e delle materie prime.
Ho tanti ricordi delle colazioni dell’infanzia, una colazione povera senza ombra di dubbio, ma ricca di sapori e di elementi sani, come i valori morali e una rigida politica anti spreco.
Partendo da questa riflessione ho deciso, in occasione della seconda edizione de I fili del gusto di dedicare un bel momento di riflessione alla sana colazione. Per questo motivo, domenica 1 ottobre, Corrado Assenza, docente di Pasticceria d’Autore al Master della Cucina Italiana, a partire dalle 9.30, terrà una lezione dal titolo Una sana colazione. Uno dei maestri della pasticceria italiana si confronterà con due principi per me importanti: la salubrità e i prodotti della Marmilla. Partendo dai miei ricordi d’infanzia vi propongo una mia versione del pani indorau in veste dolce.

Roberto Petza 


Pani indorau 

Ingredienti:

260 g latte
1260 g panna
620 g zucchero semolato
6 uova
6 tuorli
Pane raffermo qb
1 bacca di vaniglia
Olio d’oliva
Composta di frutta
Procedimento

Portare a bollore il latte con la panna, aggiungere la bacca di vaniglia, togliere dal fuoco e aggiungere lentamente le uova sbattute precedentemente con lo zucchero. Pastorizzare a 82° C e raffreddare velocemente. Mantecare e conservare. Preparare dei cubi di pane raffermo, mettere in ammollo in un po’ di latte, uova e un pizzico di sale. Passare il pane nello zucchero e tostarlo in padella con un po’ di olio d’oliva. Servire tre cubi di pane con una quenelle di gelato e un po’ di composta di frutta di stagione.