La Sardegna di oggi per la Memoria di domani
 

Dina Dore, una vita spezzata

Tutti in Sardegna, e non solo in Sardegna, conoscono il nome di Dina Dore. Da quando, il 26 marzo del 2008, all’età di 37 anni, fu assassinata a Gavoi sotto gli occhi della sua bimba di otto mesi, centinaia di articoli e di servizi televisivi hanno raccontato prima la lunga inchiesta, poi il processo che lo scorso 16 dicembre si è concluso in appello con la condanna all’ergastolo del marito Francesco Rocca. L’immagine di Dina Dore è diventata un’icona del femminicidio. è per lei che dal 2012 ogni 8 marzo il centro di Gavoi si riempie di scarpette rosse. Ma di Dina Dore come donna e come madre, della sua vita, dei suoi progetti e dei suoi sogni, si sa pochissimo. Così abbiamo pensato di ricostruirne la storia, abbiamo incontrato i familiari, abbiamo sentito gli amici. Abbiamo provato a riprendere dall’inizio il filo della sua vita spezzata.

Per farlo siamo andati a Gavoi, in piazza Sant’Antonio, nella casa dove, il 22 settembre del 1971, Dina Dore venne al mondo.

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