La Sardegna di oggi per la Memoria di domani
 

Dentro al Canyon di Su Gorropu

Ci sono luoghi dove la tecnologia e le macchine devono inchinarsi alla natura. La Gola di Gorropu è uno di questi: dimenticate gli smartphone (o al limite portateli per le foto), armate i vostri piedi di comode scarpe da trekking e preparatevi a vivere la bellezza incantata del canyon più profondo e spettacolare d’Europa. Qui l’intensa azione erosiva provocata delle acque del Rio Flumineddu ha scavato una gola con pareti altissime sotto le quali vi sentirete una formichina in un mondo di giganti.

Camminerete tra magnifici esemplari di ginepro, endemismi, tassi e foreste primarie di lecci sopravvissute al taglio incontrollato dei carbonai. Siete in mezzo al Supramonte, un vasto sistema montuoso di origine calcarea: questo è il posto più selvaggio della Sardegna, dove vivono e lavorano i caprari nelle loro capanne, i cuiles. È l’habitat delle aquile reali e dei mufloni: qui si esplicò la resistenza militare e culturale dei Sardi (i cosiddetti “montes insani” citati da Cicerone) davanti alle tante invasioni della storia. Un’antica leggenda narra che a Gorropu, dal punto più stretto e oscuro della gola, dove le pareti si ergono verticali superando i 450 metri, sia possibile vedere le stelle in pieno giorno. È qui, nelle pareti più scoscese, che si dice sboccino di notte, i magici fiori della felce maschio.

Per il trekking è indispensabile considerare alcuni fattori: assenza di segnaletica, orientamento difficile e scarsa copertura GSM. Assolutamente sconsigliato, quindi, affrontare questi percorsi da soli. Per raggiungere Gorropu si può cominciare anche da Dorgali. Il paese offre una miriade di possibilità turistiche: il mare incantevole delle sue cale, free climbing, l’enogastronomia, un fiorente artigianato e numerosi siti archeologici e di interesse naturalistico. Per arrivare da Cagliari ci vogliono circa due ore e venti. Consigli per dormire: B&B Da Zietto (via Lamarmora 180, colazione abbondante, camere pulite, simpatia, altri servizi turistici e mille consigli sulla zona). Dove mangiare? Il Giardino (via Fermi, ristorante e pizzeria, ottimi vini e prodotti locali).

Che cosa acquistare? Dorgali offre una vasta scelta di manufatti artigianali: dai prodotti di cuoio ai tappeti, passando per i gioielli, le ceramiche, i coltelli, e gli oggetti intagliati di legno. Per il trekking nella gola di Gorropu si parte prestissimo. Un ottimo accompagnatore potrebbe essere proprio Antonio “Zietto” Fancello, che gestisce il B&B Da Zietto e garantisce un servizio taxi da Dorgali andata e ritorno. Il trekking nella sua totalità dura circa 5 ore. Portate anche telo mare, un costume da bagno e una bottiglia d’acqua supplementare a testa. Al resto penseranno gli indigeni: il pranzo, ad esempio, sarà servito in località Abba Arva nell’accogliente cuile del pastore Angelo. Non penserete alle comodità, sarà il momento di respirare a pieni polmoni il profumo dell’elicriso.

Federico Fonnesu