La Sardegna di oggi per la Memoria di domani
 

Capre, appalti e reality show

In principio fu la Glasnost. Correva l’anno 1985 e il blocco sovietico era in pieno fermento. Dopo il grigiore dell’era brezneviana, al vertice del Pcus era piombato un tale che s’era messo in testa di rivoluzionare il partito e, più in generale, l’intera Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche. Era Michail Gorbačëv, che per primo aveva intuito come la ristrutturazione economica del sistema Urss, la Perestrojka, dovesse per forza di cose andare di pari passo con la trasparenza politica, la Glasnost appunto. E fu una rivoluzione. Che in Italia, con le dovute proporzioni, fece sentire i suoi effetti nel 1990, quando il Parlamento approvò una legge ad hoc, la 241, sulla trasparenza nei procedimenti amministrativi.

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