La Sardegna di oggi per la Memoria di domani
 

Bambini nel tempo

Ha gli occhi lucidi Lucio Fasolino mentre ricorda quella fotografa tedesca che visitava regolarmente Golfo Aranci ai tempi della sua infanzia: «Il nostro parco giochi era il porto – racconta – e quella donna bionda, con i capelli un po’ in disordine, veniva sempre a trovarci. Ci fotografava, ma noi allora non riuscivamo a cogliere il senso profondo di quel gesto. Eravamo scalzi e disordinati e, forse, era anche il nostro disordine ad attirare la sua attenzione. Ora so quanto eravamo importanti per lei e quanto ci rendeva importanti immortalandoci».
Sua sorella Carla, grandi occhi chiari che non hanno perso la luce magica che Marianne Sin-Pfältzer colse nel ritrarla, la ricorda per il grande affetto che le manifestava. «Arrivava con la sua grande macchina bianca, si fermava da noi, era ormai una persona di famiglia. Mi abbracciava, mi stringeva con grande amore, cercava sempre di rendere tutti felici».

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