La Sardegna di oggi per la Memoria di domani
Home2019 (Pagina 8)

Maggio 2019

di Manuel Scordo - Si sveglia molto presto, va al mercato all'ingrosso per rifornirsi di frutta e verdura, poi sistema le cassette con gli ortaggi lungo una strada del centro cittadino e trascorre la mattinata servendo clienti. Qualche breve chiacchierata con chi conosce bene, una

di Susanna Lavazza - «Il legno ha l’anima». Leonardo Sitzia, 38 anni, di Sant’Antioco, uno dei maestri d’ascia più giovani della Sardegna, rivela la causa prima di una grande passione. Il legno, appunto. Di pini d’Aleppo, querce, ulivi. Alberi maestosi, cresciuti sull’isola per dare vita

di Marcello Zasso - L’energia prodotta in Sardegna permette di illuminare il Colosseo. Può sembrare un paradosso ma, dati alla mano, emerge che della produzione sarda solo due terzi vengono sfruttati per gli utilizzi regionali. Il resto finisce altrove, trasferito via cavo: nella Penisola, con

di Alessandra Carta - I capelli cortissimi. Neri. E due occhi che sembrano allenati a poggiarsi sull’orizzonte. Perché Francesco Floris, 27 anni, l’alba e il tramonto li guarda ogni giorno. Da Chiaramonti. La provincia è quella di Sassari, l’Anglona la zona geografica. Nord Sardegna. Lì

di Marzia Piga - Vino, formaggio, pane carasau. E poi sughero, granito, metalli e sostanze chimiche: le produzioni made in Sardinia, soprattutto quelle di eccellenza e di nicchia, sono sempre più conosciute fuori dai confini dell’Isola e sempre più richieste in mercati anche lontanissimi. Ma

In Sardegna, uno dei dolci tipici della Pasqua è la pardula (o pardulas), un dolce il cui sapore fa affiorare dolci ricordi che affettuosamente conservo. Durante la mia infanzia, era tradizione nel vicinato accendere insieme i forni per preparare i vari tipi di pani pasquali:

Fonni è il paese più alto della Sardegna (1.000 metri) e, forse per questo, Grazia Deledda lo paragonò ad un avvoltoio in riposo, adagiato sulle cime del Gennargentu. La scrittrice, l’unica italiana ad aver vinto il Nobel per la letteratura, visitò Fonni più volte, dedicandogli